Grazzini Tonazzini Colombo architettura come atto poetico

Quintessenza, Grazzini Tonazzini Colombo, MAXXI, Roma, 2024, vincitore dell’edizione NXT 2024

Testo tratto dall’intervista con Grazzini Tonazzini Colombo in data 25/06/2024.

L’architettura che ne scaturisce è intesa come atto poetico in quanto opera creativa che mira a suscitare emozioni e suggestioni tramite le forme.


Come nasce Grazzini Tonazzini Colombo? Quando? Dove?

L’idea di collaborare assieme nasce a Londra nel 2020, dove all’epoca vivevamo e lavoravamo per studi internazionali. Tornati in Italia nel 2021 in seguito alla vittoria di un concorso per un centro civico e plesso scolastico in Toscana, apriamo il nostro atelier a Roma iniziando un percorso di ricerca e progettazione che si focalizza su edifici sia pubblici che privati e pratiche installative di carattere effimero.

Porta Latina Atelier, Grazzini Tonazzini Colombo, Roma, 2021
Porta Latina Atelier, Grazzini Tonazzini Colombo, Roma, 2021

Da chi e/o da cosa traete ispirazione nel vostro lavoro? Avete un mentore particolare?

Il nostro lavoro trae ispirazione da un’attenta indagine e interpretazione dei luoghi e dei contesti, intesi come fonte primaria di indirizzo e guida per il progetto. L’architettura che ne scaturisce è intesa come atto poetico in quanto opera creativa che mira a suscitare emozioni e suggestioni tramite le forme.
Non abbiamo un mentore specifico ma sicuramente da un lato sono d’ispirazione i grandi maestri del ‘900 e dall’altro i principi formali e fondativi dell’architettura classica, dove il gioco delle parti e l’armonia delle proporzioni era in grado di rendere un edificio modello atemporale di bellezza.

St. Agostino Exhibition, Grazzini Tonazzini Colombo, Montalcino (SI), 2022
St. Agostino Exhibition, Grazzini Tonazzini Colombo, Montalcino (SI), 2022

Qual è stato il vostro primo incarico come Grazzini Tonazzini Colombo?

Il primo incarico è stato quello per la redazione del progetto dello Spuntone a Montalcino (SI) in seguito alla vittoria di un concorso internazionale. Il progetto è stato intrapreso con un team più ampio di architetti e consiste in un nuovo centro civico, plesso scolastico e parcheggio multipiano a ridosso del borgo storico di Montalcino. È stata questa la prima occasione di confronto con un progetto pubblico in Italia, dove abbiamo potuto relazionarci con il paesaggio UNESCO della Val d’Orcia e reinterpretare tecniche e materiali tradizionali locali in chiave contemporanea.

Montalcino Civic Centre, Grazzini Tonazzini Colombo, Montalcino (SI), 2021-2024, primo premio
Montalcino Civic Centre, Grazzini Tonazzini Colombo, Montalcino (SI), 2021-2024, primo premio

Potete parlarci di Quintessenza, progetto vincitore del Premio Italiano di Architettura 2024?

Quintessenza è il progetto vincitore dell’edizione NXT 2024, il programma del MAXXI dedicato alla promozione di una nuova generazione di architetti a cui si lega il Premio Italiano di Architettura Under 35. Si tratta di un’installazione che coniuga l’architettura teatrale al concetto di origine aristotelica di Quintessenza, secondo cui ai quattro elementi tradizionali se ne aggiungeva un quinto, etereo, puro e incorruttibile, che costituiva la sfera celeste.
L’intervento, concepito come un volume astratto dalla forte plasticità, è una sequenza di piani verticali in lamiera zincata, una scenografia cangiante e riflettente da esplorare e scoprire.
L’articolazione del prospetto principale fa da fondale alla piazza e definisce una duplice spazialità, una esterna e l’altra interna. Esternamente la dimensione preponderante è quella teatrale della rappresentazione, riassunta nell’elemento del palco e dei tre schermi verticali sfalsati intesi come quinte. A questo spazio esterno fa da contrappunto quello interno, dove, grazie alla presenza di uno specchio d’acqua e otto fontane, a prevalere è la dimensione del gioco, dell’immaginazione e della sperimentazione.

Quintessenza, Grazzini Tonazzini Colombo, MAXXI, Roma, 2024, vincitore dell’edizione NXT 2024
Quintessenza, Grazzini Tonazzini Colombo, MAXXI, Roma, 2024, vincitore dell’edizione NXT 2024

In cosa consiste l’iniziativa Autumn Design Workshop 2023 presso IED di Roma?

Autumn Design Workshop è un corso intensivo di una settimana organizzato dalla scuola di Design dello IED di Roma dove siamo stati chiamati in qualità di docenti. Il tema che abbiamo voluto sviluppare assieme agli studenti è stato quello della “sequenza”, inteso come atto fondamentale della pratica compositiva. Tale soggetto è stato declinato in un’esercitazione pratica che ha preso come caso studio gli ambienti costituenti la domus romana. Ogni gruppo di ragazzi doveva progettare uno spazio relativo al tema assegnato, il quale andava a costituire un brano posto in sequenza all’interno di un modello fisico collettivo.


Come nasce l’idea per la Cappella Farnocchia?

La costruzione di una capanna, di modeste dimensioni, nasce dalla volontà di donare un nuovo segno riconoscibile all’interno del piccolo paese di Farnocchia (LU) sulle Alpi Apuane. Tale simbolo mira ad instaurare un dialogo con il paesaggio circostante e a riportare alla luce, mediante una nuova interpretazione, i caratteri latenti del territorio. L’installazione si lega all’evento Melodie e Sentieri, il trekking musicale che collega i paesi di Farnocchia e Sant’Anna, e ne diventa una delle fermate cardine. Il nuovo intervento si fa simbolo, legandosi allegoricamente al sistema tradizionale delle marginette (piccole costruzioni di rifugio e di devozione lungo i percorsi montani) ed offrendosi come luogo di incontro rivolto agli abitanti e ai visitatori. L’opera è concepita come un rifugio spirituale, un’occasione di riflessione e meditazione, un polo capace di attrarre e far sostare.

Farnocchia Chapel, Grazzini Tonazzini Colombo, Stazzema (LU), 2023
Farnocchia Chapel, Grazzini Tonazzini Colombo, Stazzema (LU), 2023

Quale progetto vi ha dato più soddisfazione?

Sicuramente i progetti che riservano maggiori soddisfazioni sono quelli che, a partire dall’idea di progetto, alla fine vengono realizzati ed entrano a far parte del vissuto quotidiano di una comunità. Purtroppo in Italia tale meta è spesso molto lunga e complessa da raggiungere, con la necessità di superare non pochi ostacoli, ma sicuramente la soddisfazione più grande è quella di vedere un progetto a disposizione delle persone.


A cosa state lavorando ora? Cosa vi augurate per il futuro?

Attualmente stiamo lavorando ad una scuola con fondi PNRR nel comune di Marino (RM) per la quale siamo risultati vincitori del concorso Nuove Scuole – Futura e dove a breve inizieranno i lavori. Continuiamo inoltre a partecipare a numerosi concorsi di architettura sia in Italia che all’estero, ritenendo questo uno dei metodi migliori per promuovere la qualità architettonica. All’attività di studio più classica uniamo, almeno uno o due volte l’anno, lavori per installazioni e padiglioni, dove è più diretta la relazione con la pratica costruttiva e il dialogo con i luoghi e le comunità. Attualmente abbiamo appena terminato un’installazione a Piobbico (PU) per la prima edizione del festival marchigiano FE.M 2024 (Festival di Microarchitettura), che rimarrà visitabile per tutta l’estate e la cui inaugurazione è prevista per il mese di luglio presso il Palazzo Legato Albani a Urbino. Si tratta di una microarchitettura che astrae, tramite una torre in legno, le forme di un’antica torre carbonaia.
Speriamo per il futuro di poter continuare a sviluppare progetti di diverso tipo e scala, ritenendo tale varietà uno spunto e uno stimolo fondamentale per la ricerca e la pratica progettuale.

Arginvecchio Pavilion, Grazzini Tonazzini Colombo, Camaiore (LU), 2019-2022
Arginvecchio Pavilion, Grazzini Tonazzini Colombo, Camaiore (LU), 2019-2022

Fonti:
Grazzini Tonazzini Colombo
MAXXI

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