BELFANTI+MALACARNE architettura come essenzialità

NUOVI ALLOGGI PER ANZIANI ASSISTITI, BELFANTI+MALACARNE, San Benedetto Po (MN), in corso

Testo tratto dall’intervista con Marco Malacarne di BELFANTI+MALACARNE in data 17/11/2023.

Questa essenzialità delle nostre proposte devo dire che è un filo ricorrente dal primo fino all’ultimo progetto.


Come nasce BELFANTI+MALACARNE? Quando? Dove?

Marco
I nostri primi incontri risalgono al 2016. Quando ci conoscemmo io ero ancora uno studente e lavoravo per un importante studio di architettura di Reggio Emilia mentre Riccardo, dopo alcune esperienze in campo di restauro, aveva appena intrapreso la libera professione. Cominciammo a frequentarci la sera, dopo lavoro, partecipando a qualche piccolo concorso, così da testare l’uno le abilità dell’altro. Scoprimmo un’intesa progettuale sorprendente, se rapportata alla differenza di età che ci separa. Il primo concorso a cui lavorammo insieme riguardava la realizzazione di una casa prototipo da realizzare in legno. La immaginammo completamente nera e con un grande portico nella zona giorno. Fa sorridere ripensare a questo primo progetto, solo ora, infatti, riconosco certe analogie con le impostazioni progettuali adottate anni dopo, nel nostro primo incarico svolto per il Centro Sportivo di Castiglione.

SAN PIETRO SPORT CENTRE, BELFANTI+MALACARNE, Castiglione delle Stiviere (MN), in corso
SAN PIETRO SPORT CENTRE, BELFANTI+MALACARNE, Castiglione delle Stiviere (MN), in corso

Nel 2019, in modo più formale, visti i primi incarichi che cominciavano ad accumularsi per entrambi, abbiamo deciso di mettere insieme le forze e di intraprendere questo cammino come collettivo di architettura. Fin dal principio, abbiamo sempre voluto dedicarci con maggiore forza allo svolgimento di lavori pubblici. Questo perché riteniamo ci rendesse, e renda tuttora, liberi di esprimerci come architetti e ci permettesse di offrire il nostro meglio alla collettività. Anche se forse un po’ lentamente, le cose stanno procedendo sulla strada che avevamo tracciato.


Da cosa traete ispirazione? Avete un mentore?

Marco
Sicuramente durante il nostro percorso di studi abbiamo incontrato dei docenti importanti che hanno formato gli aspetti culturali e progettuali che contraddistinguono il nostro lavoro. Non abbiamo, a dire il vero, un mentore o un nome specifico a cui siamo particolarmente legati, quanto piuttosto una scuola di progetto e di gusto a cui guardiamo con ammirazione. Pensiamo che la strada tracciata dai grandi maestri portoghesi, spagnoli e svizzeri sia quella più vicina alla nostra idea di architettura. La nostra sfida è quella di perseguire questo pensiero traducendolo in quella che definiamo la forma contemporanea della tradizione.


Esistono progetti a cui avete lavorato singolarmente? Se sì, potete parlarcene?

Marco
Lo studio è attualmente diviso in due parti: la prima si occupa di restauri e ristrutturazioni, mentre l’altra è concentrata nella progettazione e realizzazione di edifici ex novo. In questo comparto è presente una sotto sezione riservata ai concorsi che seguo quasi personalmente. L’ultimo concorso a cui abbiamo partecipato ci ha visti impegnati nella realizzazione del collegamento verticale esterno del Torrione degli Spagnoli di Carpi. Non ne possiamo parlare molto in quanto è in corso la seconda fase del concorso alla quale purtroppo non siamo acceduti. Posso dire sia stata una bella sfida in quanto ci entusiasma lavorare a contatto con preesistenze di grande pregio storico e architettonico.

RIQUALIFICAZIONE DELL'EX CONVENTO DI FONTEVIVO, BELFANTI+MALACARNE, Fontevivo (PR), 2021, Menzione d'onore
RIQUALIFICAZIONE DELL’EX CONVENTO DI FONTEVIVO, BELFANTI+MALACARNE, Fontevivo (PR), 2021, Menzione d’onore

Ci piace affrontare la storia vis-à-vis, e, seppur con un certo rispetto, pensiamo fermamente che il contemporaneo debba e possa armonicamente inserirsi in tutti i contesti di grande pregio. Certo è che lo sforzo per raggiungere questo genere di qualità nella proposta d’inserimento è davvero sfinente; ti porta al limite e ti costringe a fare e rifare il progetto, fino a quando davvero non lo ritieni perfetto. Possiamo dire che in ambito concorsuale questo sia il nostro tema prediletto, nel quale possiamo sviluppare i nostri progetti attingendo direttamente dalle grandi architetture del passato nobili o meno nobili che siano. In tal senso il progetto per la riqualificazione e la riconversione dell’Ex Convento dei Cappuccini di Fontevivo ci ha valso una menzione d’onore così come il progetto di recupero e valorizzazione per il Giardino di Palazzo Ducale a Guastalla.


Qual è stato il vostro primo incarico come BELFANTI+MALACARNE?

Marco
Il primo incarico, attualmente ancora in corso, riguarda un piccolo edificio ad uso spogliatoi da realizzarsi a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

SAN PIETRO SPORT CENTRE, BELFANTI+MALACARNE, Castiglione delle Stiviere (MN), in corso
SAN PIETRO SPORT CENTRE, BELFANTI+MALACARNE, Castiglione delle Stiviere (MN), in corso

Il progetto nasce da pochissimi gesti, c’è un grande copertura che protegge, con il proprio aggetto, l’accesso ai vari vani. Un setto orizzontale si allunga dall’accesso del centro sportivo accompagnando gli utenti fin sotto al grande portico inserendosi sotto l’aggetto. Pochi segni ma molto chiari. Una monocromia nera tinge tutto l’edificio rendendolo del tutto astratto dal contesto. Forse avevamo inconsciamente in mente la prima casa progettata…; in effetti ci stiamo accorgendo che, seppur le condizioni a contorno dei progetti siano per ovvie ragioni sempre differenti, i vari progetti a cui stiamo lavorando portano con sé alcuni dei tratti formali di quelli che gli hanno preceduti. È un processo di continua ricerca e affinamento che sembra avere alcuni comuni denominatori.


Ci potete parlare del progetto di recupero e valorizzazione per il Giardino del Palazzo Ducale a Guastalla?

Marco
Il progetto nasce da un concorso bandito dal Comune di Guastalla in collaborazione con il Politecnico di Milano e consisteva nel ripensare l’Antico Giardino di Palazzo Ducale. Guastalla è una cittadina piuttosto piccola, ma straordinariamente bella dal punto di vista urbanistico e architettonico ed il Palazzo rappresenta un momento urbano di grande intensità all’interno del tessuto storico cittadino. Nello specifico il giardino, che è posto alle spalle del palazzo, rappresenta un grande vuoto e ciò che vediamo oggi è il risultato di molte vicissitudini che lo hanno interessato tra cui anche un pregevole riordino eseguito nel 2011 dallo studio Carmassi. 

RIQUALIFICAZIONE DEL GIARDINO DI PALAZZO DUCALE, BELFANTI+MALACARNE, Guastalla (RE), 2022, Menzione d'onore
RIQUALIFICAZIONE DEL GIARDINO DI PALAZZO DUCALE, BELFANTI+MALACARNE, Guastalla (RE), 2022, Menzione d’onore

Il tema progettuale era quello di ricucire le trame con la città storica tramite un disegno che mantenesse l’idea di un giardino urbano fruibile dalla collettività ma fisicamente “aggrappato” al palazzo. Abbiamo preferito ragionare sul vuoto piuttosto che riempire questo spazio, ci sembrava di valorizzare meglio anche il palazzo che poteva così ergersi con la propria presenza senza interferenze visive. Fare meno per fare di più insomma.

RIQUALIFICAZIONE DEL GIARDINO DI PALAZZO DUCALE, BELFANTI+MALACARNE, Guastalla (RE), 2022, Menzione d'onore
RIQUALIFICAZIONE DEL GIARDINO DI PALAZZO DUCALE, BELFANTI+MALACARNE, Guastalla (RE), 2022, Menzione d’onore

Il concorso è andato “bene”, nel senso che anche se non lo abbiamo vinto, abbiamo ricevuto la prestigiosa menzione come contemporary presences into the history. La menzione ci ha fatto molto piacere, forse anche più di un eventuale podio, in quanto ci ha confermato che l’impegno che stiamo affrontando nel proporre contemporaneo in contesti storici sta avendo buoni riscontri.


Ho visto che avete partecipato a SPAM 2.0, potete parlarci di questa esperienza?

Marco
L’evento di SPAM risale al 2020. L’Ordine degli Architetti di Roma organizza annualmente il Festival dell’Architettura con lo scopo di coltivare una rinnovata cultura del progetto. Per l’occasione vennero selezionati sei giovani progettisti emergenti con l’intento di aprire la giornata di conferenze presentando il proprio lavoro e concedendo loro l’opportunità di confrontarsi sul tema di giornata con ospiti di caratura internazionale. Io partecipai alla Call e fui selezionato, un po’ inaspettatamente. Fu divertente anche se mi preoccupò non poco il confronto con la portata di questo evento. È stata la prima occasione che abbiamo avuto per presentare il nostro lavoro e per confrontarci con realtà internazionali che operano in campi ben più vasti della provincia mantovana-emiliana.


Potete parlarci della vostra proposta progettuale per Europan 15?

Marco
Europan è stato uno dei primi concorsi al quale abbiamo lavorato dalla formazione dello studio. Viene svolto per aree tematiche e si focalizza sullo sviluppo di strategie di rigenerazione urbana innovative. Il tema concorsuale era Productive Cities e veniva posto l’accento su come fosse possibile riattivare determinati processi economici attraverso di rigenerazione urbana. Decidemmo di partecipare in quanto Europan rappresenta un importante trampolino di lancio per i giovani studi di architettura. Lavorammo sul sito di Laterza, una città complessa, stratificata con la presenza un po’ incombente della Gravina. Pensammo di rivedere la configurazione tripartita delle tre piazze disegnandone una unica con l’obiettivo di implementare il senso di piazza e la dimensione del grande vuoto. Il tutto era svolto con un attento ridisegno delle pavimentazioni, delle aree verdi e dell’arredo urbano.

EUROPAN 15. PRODUCTIVE CITIES, BELFANTI+MALACARNE, Laterza (TA), 2019
EUROPAN 15. PRODUCTIVE CITIES, BELFANTI+MALACARNE, Laterza (TA), 2019

L’esito ci diede una risposta tutto sommato positiva vedendoci tra i semifinalisti. Eravamo veramente agli inizi, ripensandoci, fa sorridere, ma forse non lo affrontammo con la giusta consapevolezza. Era una scala veramente molto vasta e probabilmente desideravamo dimostrare di appartenere già ad un certo panorama dell’architettura giovanile; niente di più sbagliato. Gli studi che vinsero nelle varie città europee il concorso erano di ben altro calibro e lo stanno dimostrando anche attualmente.


Quale progetto vi ha dato più soddisfazione?

Marco
Stiamo facendo la lotta, simpaticamente, con l’ultimo progetto pubblico che consegneremo entro la fine di dicembre. È l’esito di un concorso in due fasi vinto lo scorso anno relativo alla realizzazione di minialloggi per quattro nuclei familiari di anziani assistiti. Da febbraio siamo impegnati nella realizzazione del progetto esecutivo e abbiamo spremuto veramente tutte le nostre energie per cercare un equilibrio tra le esigenze della committenza, le economie a disposizione e il disegno del nuovo fabbricato.

NUOVI ALLOGGI PER ANZIANI ASSISTITI, BELFANTI+MALACARNE, San Benedetto Po (MN), in corso
NUOVI ALLOGGI PER ANZIANI ASSISTITI, BELFANTI+MALACARNE, San Benedetto Po (MN), in corso

Devo dire che questa cosa è anche un po’ avvincente perché l’abilità diventa quella di riuscire a mantenere un’alta qualità del progetto e della proposta nonostante i contraccolpi che ovviamente in questa professione possono accadere, dovuta all’aumento dei costi di costruzione, alla diminuzione del budget piuttosto che a determinate scelte della committenza. Dovremmo fare gli equilibristi…


A cosa state lavorando ora?

Marco
Circa un mese fa abbiamo consegnato il progetto esecutivo relativo alla realizzazione di una nuova palestra scolastica con annessi spogliatoi e riqualificazione delle aree esterne scolastiche. Anche in questo caso sono stati mesi di duro lavoro accavallati al lavoro svolto per gli alloggi. Tempi duri in studio. Inizialmente, avevamo pensato ad un complesso rivestimento di facciata per la palestra composto da un doppio ordine gigante di lame verticali che ne scandiva ritmicamente i fronti.

NUOVA PALESTRA SCOLASTICA, BELFANTI+MALACARNE, San Benedetto Po (MN), incorso
NUOVA PALESTRA SCOLASTICA, BELFANTI+MALACARNE, San Benedetto Po (MN), incorso

I costi ammessi dall’intervento non ci hanno permesso di proseguire, dovendo operare un importante limatura del progetto fino ad arrivare veramente al minimo. Questa essenzialità delle nostre proposte devo dire che è un filo ricorrente dal primo fino all’ultimo progetto. Nonostante tutto credo che sia uscito un progetto plasticamente forte e deciso, fatto di pochi gesti ma molto chiari. Questa chiarezza formale credo stia diventando un po’ il nostro linguaggio ed è più un dato di fatto che una mera volontà.


Cosa vi augurate per il futuro?

Marco
Questa è una bella domanda. Lo studio è così professionalmente e anagraficamente giovane che la maggior parte dei nostri lavori è ancora in cantiere o addirittura in partenza. Avremo un primo riscontro dei nostri lavori tra un paio d’anni, penso. Vogliamo goderci ogni momento della costruzione. Al momento, abbiamo ancora pochi interventi da mostrare e soprattutto siamo ansiosi di vedere come si comporteranno alcune soluzioni costruttive che abbiamo ideato ad hoc. La difficoltà è quindi quella di rispondere al desiderio di maturare progettualmente senza ancora in tasca il verdetto dei cantieri. L’augurio che possiamo farci è quello di riuscire a focalizzarci su quell’essenzialità che contraddistingue i nostri progetti e di mantenere questa passione senza stancarci mai di fare tanta fatica sui progetti.


Fonti:
BELFANTI+MALACARNE

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