Studio Ossidiana architettura come lirica

Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi

Alessandra Covini e Giovanni Bellotti fondano nel 2015 Studio Ossidiana, una realtà pluripremiata a livello internazionale che si occupa di architettura dalla piccola alla grande scala. Il gruppo ha sede a Rotterdam ma collabora attivamente anche con Italia, Svezia, Turchia e Stati Uniti. Nel corso degli anni, ha preso parte alle Biennali di Venezia, Chicago, Istanbul e a diverse altre iniziative e manifestazioni.

Playfulness, tactility and inclusivity play a major role in the studio’s projects: stories are told and objects are brought to life through materials and spaces that call for action, discovery and wonder.


Pigeon Tower, XVII Biennale di Venezia, 2021

Pigeon Tower, Studio Ossidiana, XVII Biennale di Venezia, 2021; fotografia di Riccardo de Vecchi
Pigeon Tower, Studio Ossidiana, XVII Biennale di Venezia, 2021; fotografia di Riccardo de Vecchi

La struttura si erge nel Giardino delle Vergini come “faro” ospitale per i volatili che affollano il posto. Qui, possono trovare comodità e riparo dai predatori e dal brutto tempo. La forma ricorda tanto un piumato colombo quanto un metallico campanile, simbolo di Venezia.


Büyükada Songlines, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial

Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi
Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi

Büyükada Songlines ha preso vita durante la quinta Biennale del Design di Istanbul e ha esplorato le acque di Marmara e del Bosforo durante i mesi estivi. Il progetto prevede infatti l’installazione di un giardino galleggiante che possa navigare lungo le coste asiatiche ed europee vicine ad Istanbul.

Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi
Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi

Durante il suo viaggio, “Büyükada Songlines” – così chiamato in onore dei diari di viaggio di Chatwin – ha avuto come passeggeri persone ed animali che fiduciosamente vi si posavano e godevano pacificamente il seguito dell’esperienza. La riflessione che il progetto suscita ha come focus il cambiamento del clima e le conseguenti modificazioni che avvengono in natura, a partire dalle migrazioni animali fino alle interferenze tra specie vegetali autoctone o coltivate.

Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi
Büyükada Songlines, Studio Ossidiana, Istanbul, Turchia, 2021, 5th Istanbul Design Biennial; fotografia di Riccardo de Vecchi

Threading into a complex political and ecological terrain, the garden wants to be a place at the threshold of politics, design, and ecology, where conversations can be held upon the very waters they seek to describe and transform, where topics can be abstracted and generalised, but also grounded, tied to a place, flickering between the material context of the waters, the soils and the non human animals, and their cultural abstractions.


Paper Gardens, Milano, 2019, per The New York Times Style Magazine

Paper Gardens, Studio Ossidiana, Milano, 2019, per The New York Times Style Magazine
Paper Gardens, Studio Ossidiana, Milano, 2019, per The New York Times Style Magazine

“Paper Gardens”, con la committenza di The New York Times Style Magazine, vuole innalzare un gioioso inno alla primavera nei giardini di Villa Necchi Campiglio, a Milano. Visto dall’esterno, il padiglione – dalle forme di un’enorme corona o gonna – cela l’identità delle persone, lasciandone in vista solo le gambe. All’interno della lussureggiante installazione i visitatori sono chiamati a cogliere fiori, mentre nel parco della villa, radure e nicchie invitano all’esplorazione. Cumuli di minerali, invece, emergono tra i muri.

Paper Gardens, Studio Ossidiana, Milano, 2019, per The New York Times Style Magazine
Paper Gardens, Studio Ossidiana, Milano, 2019, per The New York Times Style Magazine

In un giardino in cui le proporzioni si confondono, le persone si ritrovano immerse in una vera e propria oasi di colori.

A series of Piñatas become another interactive installation for the guests: colorful off-scale models between silos and heaps, shaped like otherworldly farm buildings and filled with petals, seeds, expanded clay, different kind of soils, and surprise gifts. Some were hanging like blown up pollen or surreal seeds or composed around the garden like miniature planets.


Garden of Stones, Olot, Spagna, 2012

Garden of Stones, Studio Ossidiana, Olot, Spagna, 2012
Garden of Stones, Studio Ossidiana, Olot, Spagna, 2012

Al di sotto di un vulcano estinto, luogo in cui gli studenti si recano per fare ricerca sulla sedimentazione vulcanica, il progetto si propone di riconvertire – sottilmente – l’area circostante. Alcuni muretti vengono costruiti con pietra lavica locale mista a cemento mentre posti a sedere sono generati direttamente dal suolo. Il paesaggio sublime e mistico è in questo modo rispettato.


Fonti:
Studio Ossidiana
Platform. architecture and design. Italy 2020. Best Italian architects and designers under 40, Milano, Publicomm Srl, 2020, pp. 108-109
Elle Decor
Il Sole 24 Ore
Living

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