Parasite 2.0 è un collettivo di progettazione e ricerca fondato nel 2010 da Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo (classe 1989) e stabilitosi a Milano e Londra. Il gruppo, oltre ad aver partecipato ad importanti iniziative – come alla Triennale Milano, alla Copenaghen International Fashion Fair, al Terraforma Festival e alla Biennale veneziana – è stato premiato per la rassegna “YAP Young Architects Program” del MAXXI di Roma nel 2016.
Non si può arrivare a nuove modalità collettive di dare forma all’habitat umano se prima non ci si è liberati di una serie di strutture di base, attraverso una presa di coscienza individuale.
Dall’intervista di Parasite 2.0 con Domus Web
Under construction, Humboldt Forum, Berlino, Germania, 2021
![Under construction, Parasite 2.0, Humboldt Forum, Berlino (Germania), 2021; fotografia di Stefano Colombo](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Under-Construction-1.png)
L’allestimento si stabilisce nel cortile del Berliner Schloss, ricostruito a seguito della demolizione del Palast der Republik e molto discusso. “Under construction” si propone come architettura pop-up, dal carattere effimero, come rovina o come vero e proprio materiale da costruzione, in progress. La cittadinanza viene chiamata a prendere parte a questo processo formativo: infatti, attraverso un transpallet, i vari elementi possono essere spostati, creando un paesaggio sempre nuovo.
![Under construction (blocchi numerati), Parasite 2.0, Humboldt Forum, Berlino (Germania), 2021; fotografia di Stefano Colombo](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Under-Construction-2.png)
I blocchi di mattone, che attraverso diversi rivestimenti e textures sono camuffati da diversi materiali, sono contrassegnati da numeri progressivi, come facessero parte di uno scavo archeologico o fossero macerie e reperti.
The sign of time together with human actions and aim, remember us of how these symbols of power are fragile and can/have to be constantly transformed.
Fuzzy Architecture #3, Retrofuturo, MACRO Museo, Roma, 2021
![Fuzzy Architecture #3, Parasite 2.0, Retrofuturo, MACRO Museo, Roma, 2021; fotografia di Stefano Colombo](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Fuzzy-architecture.png)
Gli eventi che hanno luogo al museo MACRO di Roma indagano la possibilità di modificare transitoriamente un luogo, contaminandolo man mano. Come viene realizzato ciò? Spruzzando una polvere colorata (biodegradabile e sostenibile) sul pavimento dell’area d’intervento che progressivamente si espanderà per tutta la città, portata in giro dalle suole degli ignari visitatori.
The Notebooks of Giancarlo De Carlo, Triennale Milano, 2020
![The Notebooks of Giancarlo De Carlo, Parasite 2.0, Triennale Milano, 2020; fotografia di Gianluca di Ioia](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Triennale-De-Carlo.png)
Un lavoro che racconta bene il nostro percorso è l’allestimento per la mostra I Diari di Giancarlo De Carlo sviluppato in Triennale nel 2020: una trasformazione di uno spazio, con l’inserimento di materiali ed elementi forti, ma, allo stesso tempo, trasformato in luogo funzionale, che può essere vissuto e pronto ad essere utilizzato, fruito.
Dall’intervista di Parasite 2.0 con exibart
La mostra è organizzata in occasione del centenario della nascita di Giancarlo De Carlo e, per celebrarla, la Triennale di Milano decide di esporne i sedici quaderni conservati e trascritti dalla figlia Anna. L’allestimento si svolge con un andamento incalzante tra le pagine scritte e abbozzate, tipiche del gesto di De Carlo.
Galeria e Bregdetit, Vlorë, Albania, 2019
![Galeria e Bregdetit (prima sala), Parasite 2.0, Vlorë, Albania, 2019; fotografia di Giaime Meloni](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Vlora-1.png)
La Galleria apre nel sud dell’Albania, nella città di Vlora, nel giugno 2019 dopo un’intensa collaborazione tra Elian Stefa – curatore e fondatore – e i progettisti. Una tenda olografica divide in due lo spazio interno: la prima parte si propone come concezione estrema di white cube, totalmente estraneo al mondo esterno.
![Galeria e Bregdetit (seconda sala), Parasite 2.0, Vlorë, Albania, 2019; fotografia di Giaime Meloni](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Vlora-2.png)
La seconda area, invece, è nuda, priva di rivestimenti e finiture e accoglie le opere di grandi dimensioni. Un grande quadrato luminoso appeso al soffitto illumina lo spazio.
![Galeria e Bregdetit (spazio esterno), Parasite 2.0, Vlorë, Albania, 2019; fotografia di Giaime Meloni](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2022/09/Vlora-3.png)
“Concrete Dunes” è il nome dato al giardino-teatro all’aperto, utilizzato per performance. Qui, dove pubblico e artisti sono intercambiabili, crescono piante e dune artificiali.
Fonti:
Parasite 2.0
Platform. architecture and design. Italy 2020. Best Italian architects and designers under 40, Milano, Publicomm Srl, 2020, pp. 90-91
Domus Web
exibart
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