Giulio Ciccarese e Valentina Pontieri sono alla guida di MARGINE, uno studio che vede l’architettura come mezzo per rispondere ai bisogni umani e della società. Concepisce la progettazione come un insieme unico in cui l’ideazione e la costruzione vera e propria sono momenti complementari. Ascoltando la committenza, lavorando in armonia con il contesto e non trascurando la spesa economica, il gruppo si occupa di architettura a molteplice scala, concentrandosi in particolar modo sul landscape design.
Falesie, Torre dell’Orso (LE), 2018

Falesie è il progetto che prevede la sistemazione della zona tra l’Area Archeologica di Roca Vecchia a Nord e il SIC Alimini a sud di Torre dell’Orso creando una porzione di spazio verde. Nell’ottica di miglioramento ambientale, ci si occupa anche della riqualificazione del waterfront, dotando anch’esso di un’abbondante cornice naturale. Il complesso cementizio viene così intervallato da settori in agglomerato bio-drenante calpestabili. Al limitare cresce invece un bosco mediterraneo. Il nuovo impianto, oltre a consentire una più gradevole e tranquilla vista sul mare, sarà attrezzato in modo da coinvolgere tanto un pubblico più piccolo quanto adulti, attraverso la disposizione di strutture per spettacoli.

MARGINE decide di trattare anche l’area del SIC del Brunese dove un canale artificiale conduce gli elementi presenti nella zona palustre direttamente nel mare. Si decide allora di creare un adiacente tracciato naturalistico percorribile che permetta di fruire del paesaggio circostante e generi un collegamento più cauto tra i due contesti. In questo modo gli abitanti potrebbero finalmente spostarsi autonomamente con biciclette o a piedi senza correre gli abituali pericoli della strada principale.
Insouciance, Parigi, Francia, 2016

Progetto sperimentale, «Insouciance» è stato presentato alla mostra concorso «Le ali ritrovate dell’Hôtel de Galliffet», in collaborazione con il MAXXI e la Biennale di Architettura di Venezia.L’installazione vede l’ipotetica ricostruzione delle due aree – ormai non più esistenti – del sito. Proponendone l’erezione, si pensa di adibire la zona est ad uffici e classi per corsi di lingua. Italiani e nostri connazionali parigini potranno invece ritrovarsi nell’ala sud. In questo modo si prevede di allargare le occupazioni dell’Istituto Italiano di Parigi sempre mantenendo però stretti rapporti con le “ali ritrovate” dell’edificio. Il tutto all’insegna dell’insouciance, un’attitudine francese alla leggerezza e serenità.

Gli spazi esterni dell’Hôtel de Galliffet costituiranno una vera e propria oasi naturale all’interno del centro urbano della città francese. Il giardino stupirà i visitatori e li guiderà in differenti attività, attraverso la disposizione di aree attrezzate per attività all’aperto.

I materiali utilizzati si legano armoniosamente al contesto parigino: un colore tenue per la pietra che costruisce il Galliffet e lo zinco della copertura emergono tra gli alberi che lo celano alla vista urbana. Spiragli di cielo si possono intravedere dalla vegetazione.
Verso, San Foca (LE), 2015

Nato con l’intento di valorizzazione e salvaguardia paesaggistica, «Verso» dà l’occasione allo studio di architettura MARGINE di proporsi come project manager per la fattibilità e sostenibilità del progetto. Il gruppo si sarebbe occupato anche della direzione generale dei lavori.

L’intervento si situa in un famoso punto panoramico della zona che affaccia direttamente sul mare, ovvero un tratto della strada litoranea in corrispondenza dell’accesso sud a San Foca. La negatività dell’area è l’estrema vicinanza con la zona residenziale, le cui strutture intralciano la vista. Inoltre, il marciapiede è danneggiato e l’orizzonte è visibile solo da un’apertura illegale praticata come accesso carrabile alla costa.

Si crea allora un “Fishery Garden” che stabilisce un punto di incontro tra l’intervento artificiale e il lato naturale dell’area marina. Si è deciso di piantumare in modo molto vario il nuovo complesso così da sensibilizzare culturalmente la città.Lo studio è inoltre riuscito a collegare in modo sicuro le due principali spiagge attraverso una pista ciclabile.