casatibuonsante architects architettura come sobrietà

Attraverso San Cristoforo, casatibuonsante architects, Milano, 2019, quarto premio

Lo studio di architettura casatibuonsante architects è stato fondato nel 2017 a Milano, da Antonio Buonsante e Federico Casati. Si occupa di tutte le scale architettoniche, dal design domestico fino a quello urbano. Lo studio ha esposto durante diversi eventi come Milano Arch Week, Festival “New Generation” e “15 Architetture Italiane” in Triennale a Milano. I due ideatori dello studio erano anche tra i co-fondatori di Fosbury Architecture, da cui si sono staccati nel 2017.

casatibuonsante architects aims to define a generic architectural model which, sporadically adapts to specific client and market requests, without sacrificing coherent, ethical, shared and accurate results. Eventually romantic.


Attraverso San Cristoforo, Milano, 2019

Attraverso San Cristoforo, casatibuonsante architects, Milano, 2019, quarto premio
Attraverso San Cristoforo, casatibuonsante architects, Milano, 2019, quarto premio

casatibuonsante architects, ancora una volta a Milano, progetta l’Hub intermodale e la modalità di collegamento ciclo-pedonale tra Lorenteggio e Ronchetto sul Naviglio. L’obiettivo è evitare i grandi gesti e la spettacolarizzazione: per questo, si genera una composizione di elementi più piccoli che richiamano quelli presenti lungo il canale, che perciò diventano riconoscibili. Due rampe secondarie, due ponti e un complesso circolare nel mezzo, aumentano le opportunità di percorrenza dell’area.

Attraverso San Cristoforo (parco), casatibuonsante architects, Milano, 2019, quarto premio
Attraverso San Cristoforo (parco), casatibuonsante architects, Milano, 2019, quarto premio

I due ponti, in reti metalliche, rimandano al carattere industriale della zona milanese. Al centro, la struttura circolare, definisce un nuovo accesso dalla M4 al parco. Il sistema si ricollega a Piazza Tirana – con una rampa che si avvolge su sé, creando un parco giochi sottostante – e a via Ludovico il Moro e via Martinelli. Per richiamare il contesto rurale, una volta a terra, l’intervento si disperde nel verde. Sono presenti anche alcuni esercizi commerciali. I due ponti paralleli collegano le due rampe con il nucleo circolare, la nuova stazione della metropolitana e il nuovo parco.


Nobody Builds Walls Better Than Me, Mexico City, 2019

Nobody Builds Walls Better Than Me, casatibuonsante architects, Mexico City, 2019
Nobody Builds Walls Better Than Me, casatibuonsante architects, Mexico City, 2019

Si tratta di una mostra a carattere politico progettata durante il Festival MEXTRÓPOLI 2019, al fine di far nascere un dibattito pubblico sull’identità messicana e la sua faticosa integrazione. La storia viene narrata ad Alameda Central, uno dei più antichi parchi americani.

NOBODY BUILDS WALLS BETTER THAN ME is a wall, six meters high and twenty-four meters long, inspired by the Trump’s model reflecting on the topic of ​​borders and national identities. The pavilion is symbolically place on the edge of the park, redefining its accesses and denying its main entry on north-south axis. The wall’s upper part holds a long frieze, evocative of urban billboards and Diego Rivera’s murales, with scenes from the history of Alameda Central and Mexican People. Scenes are divided into three categories: Yellow, Pre-Columbian Age / Red, Colonial Age / Blue, Post-Independence Time.

Nobody Builds Walls Better Than Me (retro), casatibuonsante architects, Mexico City, 2019
Nobody Builds Walls Better Than Me (retro), casatibuonsante architects, Mexico City, 2019

Una lettura lineare della storia è resa impossibile dagli strappi creati sui tre strati di carta. Di fronte al parco verranno istituite una serie di conferenze – in collaborazione con Arquine – per riflettere sulla storia e sull’architettura messicana. Proposto come retro del muro, il Display funge da seduta collettiva, punto di osservazione sulle bellezze del luogo.


Blooming Ruins, Isola Pepe Verde, Milano, 2018

Blooming Ruins, casatibuonsante architects, Isola Pepe Verde, Milano, 2018
Blooming Ruins, casatibuonsante architects, Isola Pepe Verde, Milano, 2018

Il progetto si inserisce nella più totale indisciplina e libertà, quelle della natura rigogliosa che ha invaso Isola Pepe Verde, fino a tramutarla in una giungla. Qui si insedieranno le nuove aree di gioco, come rovine di luoghi e culture immaginarie.

These ruins form a base from and among which children will be able to construct their own ideas of the world through play, imagination, co-operation. They will be free to interpret these structures through a wide variety of games, to modify them by adding natural elements found in the park, or green foam blocks that are strong, light, and biodegradable.


Fonti:
casatibuonsante architects
New Generations
Archello
Archilovers

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