HPO architettura come pratica

HPO, Ferrara, 2020

HPO è uno studio di architettura con sede a Ferrara. Nasce nel 2017 per staccarsi dall’ambiente accademico e affrontare il mercato del lavoro, promuovendo la progettazione su scala diversa. Il gruppo accoglie l’idea di agire, incidere e sperimentare sul contesto architettonico e sociale dell’Emilia Romagna. HPO è caratterizzato da un background internazionale grazie a numerosi viaggi, come in Brasile, Svizzera e Spagna che influenza il modo di progettare in una città come Ferrara.


Uccellaccio, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023

Uccellaccio, HPO, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti
Uccellaccio, HPO, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti

Il progetto è stato selezionato da Fosbury Architecture per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2023. Nello specifico il tema preso in considerazione risponde a delle problematiche diffuse all’interno del territorio italiano, cioè le numerose architetture incompiute lasciate in uno stato di degrado.

Uccellaccio, HPO, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti
Uccellaccio, HPO, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti

HPO sceglie come luogo da attivare un parco lasciato in macerie a Ripa Teatina in provincia di Chieti, come advisor la scrittrice Claudia Durastanti aiuta il collettivo nelle scelte più complesse. Come incubatori, invece, sono coinvolti nel progetto il MAXXI L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina. In questo caso l’opera abbandonata risale al 1973 e nel corso del tempo ha creato un ingombro che grava sul panorama naturale. L’obiettivo dello studio è di realizzare un parco pubblico che circonda l’edificio e di sistemare l’ambiente interno.

Uccellaccio, HPO, Chieti, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti
Uccellaccio, HPO, Ripa Teatina, Biennale di Venezia, 2023 con Claudia Durastanti

In questo modo il concetto di rassegnazione si trasforma in valorizzazione, creando delle grandi opere ambientali in grado di migliorare il paesaggio naturale e di legare architettura e natura.


Vera Plastica, Modena, 2018

Vera Plastica, HPO, Modena, 2018
Vera Plastica, HPO, Modena, 2018

Durante il Festival della Filosofia di Modena, HPO ha realizzato un’installazione che prevede l’unione di 51 oggetti di design italiano degli anni ’70. L’ingresso è particolarmente evidenziato da delle tende blu acceso in plastica.

Vera Plastica, HPO, Modena, 2018
Vera Plastica, HPO, Modena, 2018

La scelta di questo materiale risponde ad un’opinione importante dello studio: dare dignità ai materiali, rivalutando la forma e promuovendo le caratteristiche di un determinato materiale. La plastica utilizzata risulta originale, in modo tale da mostrarsi conoscibile e trasparente al pubblico. Dall’esterno tre ampie tende blu accolgono il visitatore nella parte interna, dove gli oggetti sono disposti a seconda della loro scala.

Vera Plastica, HPO, Modena, 2018
Vera Plastica, HPO, Modena, 2018

Con questo progetto HPO restituisce la corretta autenticità a questo materiale da sempre considerato innovativo e crea una città retro-futuristica di plastica che dialoga in modo assurdo con la città di Modena.


Zero, Ferrara, 2018

Zero, HPO, Ferrara, 2018
Zero, HPO, Ferrara, 2018

Il progetto viene avviato nel maggio 2018 per l’occasione del Festival Interno Verde e risulta il primo allestimento firmato HPO. Nel giro di pochi giorni ha accolto circa 2000 spettatori, realizzando una fruizione di grande successo.

Zero, HPO, Ferrara, 2018
Zero, HPO, Ferrara, 2018

Si tratta di un tunnel costituito da ciò che i giovani architetti chiamano tessuto non tessuto, cioè un materiale usato nell’ambiente agricolo per bloccare la crescita delle piante infestanti. Il materiale citato crea uno spazio per un’architettura primordiale, denominata di grado zero. Il percorso conduce ai locali dell’ex fabbrica di caffè Velox, per poi sfociare in una maestosa vigna.

Zero, HPO, Ferrara, 2018
Zero, HPO, Ferrara, 2018

L’industria si lega alla natura in un dialogo del tutto nuovo che porta gli spettatori ad immergersi in un gioco tematico tra ingegno e casualità. Una delle finalità dello studio è di diventare portavoce di messaggi impregnanti che incidano sul contesto sociale emiliano.


Fonti:
HPO
Elle Decor
Collateral
Pianeta Design

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