LADO architettura per ricordare

UFO (pianta), LADO, Modigliana (FC), 2018

Lo studio nasce nel 2013 da un’idea di Luca Ladinetti. LADO si occupa di architettura, dalla sua nascita – con la prima idea – alla realizzazione in cantiere. Per fare ciò, le collaborazioni con altre figure professionali sono fondamentali. Di sfondo si trova sempre una radicata attenzione alla sostenibilità ambientale e all’ottimizzazione delle risorse economiche ed energetiche.

Il processo progettuale ha come costante imprescindibile l’attenta lettura del contesto con cui l’architettura andrà a confrontarsi e dialogare. Il disegno giunge quindi per ultimo come sintesi e si pone come obiettivo la risoluzione delle esigenze funzionali, economiche e formali attraverso l’utilizzo di pochi ed essenziali gesti.


UFO, Modigliana (FC), 2018


UFO (sezione), LADO, Modigliana (FC), 2018
UFO (sezione), LADO, Modigliana (FC), 2018

La nuova architettura di LADO si vuole inserire nel contesto creando un dialogo con l’architettura lì esistente e, allo stesso tempo, interagendovi conflittualmente.

Una forma “aliena” rispetto al contesto con tutte le caratteristiche di un’architettura contemporanea: la forma di un anello che racchiude in sé una corte esclusiva, all’interno della quale possiamo “dimenticarci” del mondo esterno.

UFO (render con parco ad uso esclusivo della scuola materna), LADO, Modigliana (FC), 2018
UFO (render con parco ad uso esclusivo della scuola materna), LADO, Modigliana (FC), 2018

Il progetto si inscrive nel paesaggio delimitando settorialmente spazi differenti, ciascuno dei quali è affacciato su una corte interna. Tra questi spazi vi è anche un parco ad uso esclusivo della scuola materna.

L’architettura non è solo un contenitore per le attività didattiche e ludiche, ma è essa stessa uno oggetto del divertimento. 

L’anello è stato scelto in quanto elemento inconsueto. Stagliandosi nell’ambiente come “nave spaziale aliena” si riconosce per la sua particolare geometria, altrimenti non riscontrabile in natura. La copertura invece si mimetizza perfettamente essendo composta da un folto manto erboso. Quest’ultimo svolge, oltre ad avere una peculiarità estetica a sé, la duplice funzione di termoregolazione e filtraggio delle acque.


Actus, Sant’Agata Bolognese (BO), 2012

Actus (rilettura della centuriazione romana), LADO, Sant'Agata Bolognese (BO), 2012
Actus (rilettura della centuriazione romana), LADO, Sant’Agata Bolognese (BO), 2012

Il progetto, partendo da un’attenta rilettura del contesto agricolo locale, coinvolge lo studio di architettura LADO nel 2012. La centuriazione romana si può ancora notare dalla delimitazione dell’area. L’intero progetto si innesta su questi segni storici, mediante un costante dialogo tra le due epoche.

Actus (render area di sosta), LADO, Sant'Agata Bolognese (BO), 2012
Actus (render area di sosta), LADO, Sant’Agata Bolognese (BO), 2012

Da questo deriva, per altro, il termine actus ovvero un’antica unità di misura, che fa riferimento, ancora una volta, alla base delle volontà. L’actus trova effettivo richiamo in un elemento verticale tridimensionale che funge tanto da contenimento – segna l’ingresso dell’area – quanto misura, per via del suo rapporto con ciò che esiste attorno.

Actus (camminamento con filari di pioppi), LADO, Sant'Agata Bolognese (BO), 2012
Actus (camminamento con filari di pioppi), LADO, Sant’Agata Bolognese (BO), 2012

Come già detto, il progetto si inserisce in armonia con il territorio circostante, creandovi una specie di racconto sinergico. Anche il giardino è stato concepito con la stessa visione, riutilizzando i materiali già esistenti, sfruttandone al meglio le potenzialità. Al centro dell’intervento sono quindi posti i fossi che attraversano l’area e alcune file di pioppi.


Parco sulla Tangenziale Est, Roma, 2007

Parco sulla Tangenziale Est (render con camminamento verde), LADO, Roma, 2007
Parco sulla Tangenziale Est (render con camminamento verde), LADO, Roma, 2007

Si tratta dell’idea di LADO Architetti per la «5th European Biennial of Landscape Architecture» di Barcellona del 2008. Si decide di deviare il tracciato della Tangenziale Est di Roma, escludendo il tratto della Sopraelevata di San Lorenzo dal traffico veicolare, così da tentare il rimodernamento e la sistemazione di questo grande complesso pubblico.
Lo studio di architettura LADO si ritrova ad affrontare il difficile compito di conversione, da spazio di mobilità veloce a polmone verde per la città, di un’area di ventiseimilasettecento metri quadrati di suolo. In questo modo ci si propone di donare alla comunità un grande spazio che a lungo è stato fonte di problematiche e fastidi.

Parco sulla Tangenziale Est (render con area verde), LADO, Roma, 2007
Parco sulla Tangenziale Est (render con area verde), LADO, Roma, 2007

La risistemazione dell’area si compone di percorsi pedonali e ciclabili, ascensori e scale che colleghino le due rampe, di cui lo spazio si compone, e il livello di terra. Il tutto porterà, infatti, alla creazione di punti di belvedere, di sosta, bar, zone di aggregazione, spazi per eventi (concerti, mostre, meeting…).


Fonti:
LADO architetti
Divisare
ArchDaily
Rivista Progetti

ARTICOLI CORRELATI