RigonSimonetti è uno studio di architettura guidato da Francesco Rigon e Margherita Simonetti fondato nel 2019 a Vicenza. Entrambi sono laureati allo IUAV di Venezia nel 2018. Lo studio partecipa attivamente a concorsi di progettazione in Italia. In collaborazione con lo studio amaa office, nel 2020, vincono il concorso per il recupero del Teatro Verdi di Terni. Sono stati anche i vincitori del terzo premio nel concorso per la valorizzazione del centro storico di Legoli e di Villa Susinno.
Il problema, forse, è cercare di inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare-voglio dire il problema permanente è costruire nuove perfezioni di cui poi continuare ad avere, per sempre, nostalgia.
Vis-à-vis- Recupero di una villa Veneta, Costabissara (VI), 2020-in corso
![Vis-à-vis- Recupero di una villa Veneta, RigonSimonetti, Costabissara (VI), 2020-in corso](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00001.jpg)
Il progetto di recupero e trasformazione di una villa veneta del ‘700, composta da un corpo padronale e da una “barchessa”, mira ad adeguare l’antica struttura ad una molteplicità di nuove destinazioni d’uso tra cui un coworking, sale meeting e un ristorante.
![Vis-à-vis- Recupero di una villa Veneta, RigonSimonetti, Costabissara (VI), 2020-in corso](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00003.jpg)
Il territorio veneto è costellato da numerose ville, il progetto si presenta come una straordinaria occasione di valorizzazione del territorio. Le ville erano precedentemente utilizzate a scopo agricolo, oggi la maggior parte non sono più in funzione. Siccome si trovano spesso in stato di abbandono, questi luoghi possono essere utilizzati per nuove funzioni.
![Vis-à-vis- Recupero di una villa Veneta, RigonSimonetti, Costabissara (VI), 2020-in corso](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00004.jpg)
L’intervento è totalmente conservativo nei confronti delle strutture che hanno resistito a decenni di degrado e abbandono. Si vogliono mettere in luce le numerose stratificazioni e trasformazioni susseguitesi nel corso del tempo. Importante anche il rapporto tra gli elementi di nuova costruzione e la preesistenza.
![Vis-à-vis- Recupero di una villa Veneta, RigonSimonetti, Costabissara (VI), 2020-in corso](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00005-1-1024x741.jpg)
Ad esempio la tensione che si rivela nel dialogo vis à vis tra nuovo e antico: come nel caso della nuova struttura in ferro e della facciata vetrata interna alla barchessa che fronteggiano le colonne e le arcate settecentesche.
Nuovo teatro G. Verdi, Terni, 2020
![Nuovo teatro G. Verdi, Terni, RigonSimonetti, 1° premio, 2020 (con Amaa office e Sinergo spa)](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00036-1024x727.jpg)
La ristrutturazione del teatro Verdi vuole mettere in evidenza la compresenza di tutti i tempi e di tutte le fasi che hanno determinato l’attuale configurazione dell’edificio, con particolare attenzione alle tracce ora non più visibili. Il nuovo intervento raccoglie tutta questa storia.
![Nuovo teatro G. Verdi, Terni, RigonSimonetti, 1' premio Concorso di progettazione in due gradi, 2020 (con Amaa office e Sinergo spa)](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00037-1.jpg)
Il progetto per il teatro vuole essere un progetto per la città. Vuole instaurare una relazione di tipo formale, figurativo e materico con la sua componente antica e con la parte moderna.
Il nuovo Teatro Verdi si articola formalmente e funzionalmente in quattro elementi. Ognuno è pensato per essere strutturalmente autonomo, contraddistinto da una matericità che si affina man mano che si entra nel vivo dello spazio.
![Nuovo teatro G. Verdi, Terni, RigonSimonetti, 1' premio Concorso di progettazione in due gradi, 2020 (con Amaa office e Sinergo spa)](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00039.jpg)
- La preesistenza: il pronao e le murature perimetrali ottocenteschi in mattoni e pietra conservati.
- La nuova sala: formata da rivestimenti in legno e dal ripristino della forma a ferro di cavallo caratteristica del teatro ottocentesco, distrutto dai bombardamenti.
- Il bordo esterno in mattoni facciavista: contiene le scale di sicurezza, i percorsi di accesso al nuovo teatro ridotto a ipogeo, l’area espositiva, l’area tecnica, gli uffici.
- Il nuovo volume della torre scenica in cemento facciavista bocciardato.
Valorizzazione centro storico Legoli e riqualificazione di Villa Susinno, Peccioli (PI), 2023
![Valorizzazione centro storico Legoli e riqualificazione di Villa Susinno, RigonSimonetti, Peccioli (PI), 3° premio, 2023](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00101.jpg)
Il progetto riguarda la trasformazione di una villa ottocentesca e dei rispettivi spazi aperti in un centro
culturale che vuole diventare il fulcro della rinascita del piccolo borgo di Legoli. Lo spazio mira ad ospitare attività connesse alla villa e al territorio.
![Valorizzazione centro storico Legoli e riqualificazione di Villa Susinno, RigonSimonetti, Peccioli (PI), 3° premio Concorso di progettazione in due gradi, 2023](https://nuovarchitettura.it/wp-content/uploads/2023/06/image00097.jpg)
Il giardino urbano è connesso alla ridefinizione del piano terra dell’edificio quale luogo di massima permeabilità, dove si intrecciano lo spazio urbano del borgo e i nuovi spazi pubblici di Villa Susinno.
Le aperture sulla fascia basamentale permettono di attraversare l’edificio, che si trasforma in un cannocchiale sul paesaggio.