DEEALAB architettura come equilibrio

Appartamento, DEEALAB, Mariano Comense (CO), 2023

Testo tratto dall’intervista con DEEALAB in data 21/12/2023.

Fondamentalmente questa è proprio la linea di pensiero su cui si basa tutta la ricerca di DEEALAB (design & architecture laboratory): un laboratorio inteso come continua evoluzione del pensiero, di ricerca, nell’ambito dell’architettura e anche del design.


Come nasce DEEALAB? Quando? Dove?

Erminia
Ufficialmente nasce nel 2016.
Fabio
Da tempo volevamo creare qualcosa di nostro, perché fino a quel momento avevamo lavorato soltanto in studi altrui. Dopo una serie di stage, tirocini e collaborazioni in diversi studi, da cui abbiamo avuto l’opportunità di apprendere molto, ci siamo incontrati (eravamo colleghi) e in modo del tutto naturale è nata la necessità di progettare insieme e così è nato DEEALAB che è uno studio, ma anche un laboratorio di idee che nasce dalla nostra sinergia e da visioni comuni, ma anche dal sentimento che ci lega.

Appartamento in Piazza Wagner, DEEALAB, Milano, 2019
Appartamento in Piazza Wagner, DEEALAB, Milano, 2019

Erminia
Spoiler: siamo sposati.
Fabio
Tutto è nato per metterci alla prova, per poi capire che le nostre vedute progettuali erano le medesime. Nel 2016 abbiamo iniziato speranzosi per il futuro e per ora sta andando tutto alla grande.


Da cosa traete ispirazione? Avete un mentore?

Erminia
Non abbiamo un mentore preciso. Sarebbe impossibile averne uno, proprio perché arriviamo da esperienze formative e professionali differenti, siamo però ispirati da moltissime cose.
Fabio
Traiamo ispirazione da tutto ciò che ci circonda: i materiali, gli spazi, la luce, tutto quello che è intorno a noi, ma soprattutto dai desideri dei nostri clienti.
Erminia
Esattamente, quando ci approcciamo ad un nuovo progetto, la fonte principale di ispirazione è per noi sempre la committenza. Parliamo tanto con i clienti, prima ancora di vedere lo spazio oggetto del nostro intervento. Questo ci permette, quando entriamo nello spazio, di avere da subito una visione, un’immagine istantanea, di quello che sarà il nostro progetto.

Casa Unifamiliare, DEEALAB, Biassono (MB), 2021
Casa Unifamiliare, DEEALAB, Biassono (MB), 2021

Fabio
Un’altra cosa molto importante da dire è che in famiglia, abbiamo degli artisti; quindi siamo spesso in contatto con l’arte contemporanea e questa contaminazione appartiene al nostro lavoro e alle nostre scelte progettuali.
Erminia
Ed è proprio l’arte contemporanea che ci ha insegnato a porci sempre come spettatori nell’atto stesso dell’osservare e dell’ascoltare. In casa mia c’è sempre stata passione per l’arte: mia madre la insegnava, mio fratello e mia cognata sono artisti. Questo ci ha permesso di vivere quei contesti, da un punto di vista privilegiato, partecipando così al dibattito del contemporaneo.
Fabio
Personalmente, sono stato anche colpito dall’apertura mentale che appartiene a quell’ambito, ed essendo io una persona molto razionale, l’arte contemporanea mi ha aiutato e mi aiuta ad aprire sempre di più i miei orizzonti.


Ho visto che vi occupate sia di architettura che di design, avete un campo che preferite?

Erminia
Oggi non abbiamo un campo preferito. Pur essendo la nostra formazione prevalentemente architettonica, partendo dalle ispirazioni di cui parlavamo prima e mettendo come nostra priorità sempre i desideri della committenza, mentre progettiamo diventa inevitabile pensare anche al design. Più ci addentriamo nel cercare di comprendere i bisogni del cliente, e più ci ritroviamo a pensare di occuparci di ogni aspetto del suo quotidiano. Quando progettiamo uno spazio è infatti per noi inevitabile pensare a chi, a come e anche a cosa lo vivrà.

Appartamento nel Quartiere Ebraico, DEEALAB, Milano, 2022
Appartamento nel Quartiere Ebraico, DEEALAB, Milano, 2022

Fabio
Fondamentalmente questa è proprio la linea di pensiero su cui si basa tutta la ricerca di DEEALAB (design & architecture laboratory): un laboratorio inteso come continua evoluzione del pensiero, di ricerca, nell’ambito dell’architettura e anche del design.


Qual è stato il vostro primo incarico come DEEALAB?

Erminia
Il primo incarico, fu la progettazione di interni di un appartamento in Brianza. Per noi è stato importante perché arrivavamo da un periodo in cui lavoravamo in una provincia differente dalla nostra, quindi ci sentivamo un po’ fuori dal nostro territorio e avere l’opportunità di fare come primo lavoro un intervento nel nostro territorio è stato significativo.

Appartamento, DEEALAB, Mariano Comense (CO), 2023
Appartamento, DEEALAB, Mariano Comense (CO), 2023

Fabio
La cosa per me più entusiasmante quella volta fu occuparmi del lavoro a livello cantieristico, con tutta l’attenzione ai dettagli che ne consegue e che spero sarà sempre il nostro tratto distintivo. Cerchiamo di non guardare solo la macroarea, ma microarea e macroarea assieme.


Pensate che i giovani studi di architettura siano valorizzati nel modo giusto?

Erminia
A volte. Ci sono momenti in cui mi pare si dia molto spazio alla giovane architettura e a progetti sperimentali e innovativi, ma poi spesso percepisco come “un passo indietro”, una titubanza; non so se per timore, paura, o per puro conservatorismo, ma noto ciò sia nei committenti diretti che nei grandi sistemi.
Fabio
Anche secondo me dipende. Delle volte si tende a dare più spazio a studi affermati e riconosciuti storicamente, quando invece, paradossalmente, spesso sono proprio gli studi più giovani ad essere i più aggiornati e affidabili.

Appartamento nel Quartiere Ebraico, DEEALAB, Milano, 2022
Appartamento nel Quartiere Ebraico, DEEALAB, Milano, 2022

Erminia
Detto questo: noi, che ci riteniamo ancora giovani (*ride) e operiamo in un territorio come quello brianzolo che, con una mentalità più di paese che di città, avrebbe potuto renderci il lavoro molto difficile; siamo stati invece accolti con entusiasmo e fiducia, potendo così in questi anni crescere moltissimo. con progetti unici e a volte anche molto ambiziosi.


Siete a conoscenza di eventi o promozioni per gli studi di giovani architetti italiani?

Erminia
Non molti, però ci siete voi che ci date voce con il vostro straordinario lavoro.


Come mai avete deciso di associarvi al collettivo monzese?

Erminia
Abbiamo partecipato quest’anno ad uno degli eventi proposti per i giovani, cioè Open Studi, organizzato dal Consiglio Nazionale e proposto dall’Ordine di Monza. Abbiamo partecipato con entusiasmo perché per noi era un’opportunità per far conoscere il nostro lavoro e di confrontarci con i nostri colleghi del territorio monzese in una serata che è poi diventata un momento di scambio. In quel momento ci è stata anticipata l’idea di creare questo collettivo che abbiamo visto subito come occasione importantissima e rara per facilitare il confronto con i colleghi del nostro territorio. Da questo scambio potremmo apprendere quali sono le esigenze del territorio monzese e creare qualcosa di bello. Ne sono convinta e da come sta nascendo è già una cosa bella.

Semi Detached House, DEEALAB, Garlate (LC), 2020
Semi Detached House, DEEALAB, Garlate (LC), 2020

Fabio
Sì, sia io che Erminia abbiamo sempre creduto molto nel lavoro di squadra. Per noi è essenziale conoscere le altre realtà che operano nel nostro stesso territorio per comprendere a pieno in che direzione ci stiamo muovendo e cosa sta accadendo attorno a noi. D’altronde ciò che ci ha spinto a far parte di questo collettivo è stata proprio la voglia di confrontarsi. Ci Entusiasma.


Quale progetto vi ha dato più soddisfazione?

Erminia
Potremmo citarne due. Nel 2019, sempre nell’ambito della progettazione di interni, abbiamo ristrutturato un appartamento anni ‘70 a Lecco. La committenza era questa coppia di giovani sessantenni innamorati e desiderosi di ridare vita alla loro casa d’infanzia. Ci tenevano così tanto che per fare questa ristrutturazione avevano venduto la villetta in cui abitavano. La cosa particolare è che la geometria del fabbricato permetteva, con una diversa distribuzione interna, di mantenere una vista continua sul paesaggio esterno e che variava dalla vista diretta sul lago, a quella della montagna. Per questo progetto ci siamo concentrati sul dialogo tra lo spazio interno e quello esterno. La nostra visione ci ha portato a proporre loro il progetto di due bagni comunicanti separati da una doccia passante. In questo modo il primo bagno, poteva comunque avere uno sguardo sulla montagna. L’ambiente più intimo della casa diventa la raffigurazione fisica della condivisione e complicità propri di sentimenti profondi come l’amore tra due persone. E come si dice: amarsi non è guardarsi negli occhi, ma guardare nella stessa direzione. In questo caso in direzione dello stupendo paesaggio montano che i due bagni hanno in comune con la loro unica finestra.
Fabio
Io ho un bellissimo ricordo di questo progetto soprattutto quando ripenso alla fiducia, all’entusiasmo e poi allo stupore dei committenti in tutte le fasi di questo lavoro, in cui abbiamo tentato di spingerci oltre per riuscire a realizzare la loro casa dei sogni.

Una Finestra sul Lago, DEEALAB, Lecco, 2019
Una Finestra sul Lago, DEEALAB, Lecco, 2019

Erminia
Sì, è vero e abbiamo sperimentato anche altre cose “particolari” in questo progetto. Ad esempio avevamo inserito nella zona giorno una quota differente e rialzata per offrire un momento lettura alla stanza; realizzata in modo tale che da quella quota la vista sul lago fosse avvantaggiata. Inoltre ricordo che studiammo la cucina come se fosse stata una sorta di cornice ad una grande vetrata con la vista sul lago di Como.
Fabio
Il secondo progetto per noi particolarmente significativo, e che mi viene subito in mente è sicuramente stato quello affidatoci dal comune di Mandello nel 2020. In quell’occasione siamo stati chiamati a proporre una soluzione progettuale per una rivisitazione del Museo delle Aquile della Moto Guzzi. La prima volta in cui ci siamo potuti confrontare con un progetto così grande e di ampio respiro.
Erminia
Soprattutto era un progetto che un po’ ci intimoriva perché molto sentito dalla città di Mandello.

Museo delle Aquile, DEEALAB, Mandello del Lario (LC), 2020
Museo delle Aquile, DEEALAB, Mandello del Lario (LC), 2020

Fabio
Mandello è fondata sul mito della Moto Guzzi, che negli anni si è trasformato anche in qualcosa di estremamente identitario per tutti coloro che vivono lì.
Erminia
Nel nostro approccio iniziale al progetto abbiamo seguito un semplice gioco di parole. Il sindaco ci espose la volontà di avere un edificio simbolo che potesse lasciare una traccia sul territorio di Mandello e noi lo abbiamo preso alla lettera. Il nostro edificio dall’alto è il modello della Moto Guzzi. Per appunto un edificio-simbolo.
Fabio
Secondo me questi sono i due progetti forti che ricordiamo maggiormente.
Erminia
E poi sicuramente il prossimo che verrà.


A cosa state lavorando ora?

Erminia
E’ stato un anno piuttosto pieno. Abbiamo chiuso una serie di tanti interventi di riqualificazione energetica ed è stato importante per noi farlo perché ci ha dato la possibilità di vedere e conoscere realtà differenti.
Fabio
Recentemente abbiamo anche concluso due ristrutturazioni, una a Milano e una a Mariano Comense.
Erminia
E in corso abbiamo altre ristrutturazioni e progettazioni di interni.

Appartamento, DEEALAB, Mariano Comense (CO), 2023
Appartamento, DEEALAB, Mariano Comense (CO), 2023

Fabio
Diciamo che il progetto di punta da gennaio in poi, sarà un intervento abbastanza grande di demolizione e ricostruzione di un’area complessa in Mariano Comense.
Erminia
Poi credo ci dedicheremo molto a livello di progettazione, perché gli altri lavori in corso sono per lo più in fase cantieristica.


Cosa vi augurate per il futuro?

Erminia
Sarò banale, ma mi auguro di mantenere questa voglia di fare e questo entusiasmo.
Fabio
Sì, ci auguriamo di continuare ad avere questa passione, questa voglia, tutto questo e anche di più. Confrontarsi, migliorarsi, andare avanti e proseguire per questa strada.
Erminia
E di fare cose bellissime con il collettivo.


Fonti:
DEEALAB

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