OPUS Atelier architettura con finezza

Piscina Mirabilis, OPUS Atelier, Bacoli (NA), 2020

Gli architetti Maura Pinto e Piervito Pirulli fondano OPUS Atelier che si propone come angolo di sperimentazione architettonica e di design, arrivando fino al prodotto. I due giovani, dopo la laurea al Politecnico di Bari nel 2015, intraprendono strade diverse: Maura Pinto si sposta in Spagna e poi in Belgio, mentre Piervito Pirulli si reca nel Regno Unito. Si ritroveranno in OPUS nel 2019. “Geograficamente aperto”, lo studio si divide tra Londra, Milano e Bari.

Ogni progetto di architettura o di design è inteso come un’opera d’arte capace di caratterizzare il luogo che la ospita. Da qui il nome OPUS, un atelier di architettura e design, fatto di persone che scolpiscono lo spazio e la materia per creare luoghi, oggetti e atmosfere senza tempo.


Sala multimediale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2021

Sala multimediale (vista sulla regia), OPUS Atelier, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2021
Sala multimediale (vista sulla regia), OPUS Atelier, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2021

Lo spazio, piuttosto ridotto, è stato bene interpretato da OPUS Atelier che riesce a collocarvi tre zone funzionali che rispondano alle esigenze dell’Ateneo. All’interno della stessa aula si trovano palco, platea e regia. Le prime due sono fortemente comunicanti mentre la terza è isolata sia acusticamente – con pareti e tendaggi fonoassorbenti – che visivamente, attraverso un’ampia vetrata che permette di monitorare costantemente la situazione.

Sala multimediale (vista sul palco), OPUS Atelier, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2021
Sala multimediale (vista sul palco), OPUS Atelier, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 2021

Il palco è sopraelevato rispetto allo spazio adibito agli uditori, le cui postazioni sono state progettate ad hoc in legno massello. La parte rialzata può fungere da ambiente per lezioni frontali, per proiezioni multimediali o per piccole discussioni. I dispositivi e gli arredi utili a tali scopi sono tutti amovibili. Un green screen e un led wall sono nascosti dalle ante scorrevoli poste sul retro della pedana. Anche in platea i cablaggi sono celati dalla boiserie.
Tutto l’intervento è pensato sulle tinte del blu, colore principale del logo dell’Istituto.


OVI  |  Opus VI, Conversano (BA), 2021 – in corso

OVI  |  Opus VI, OPUS Atelier, Conversano (BA), 2021 - in corso
OVI  |  Opus VI, OPUS Atelier, Conversano (BA), 2021 – in corso

L’intervento si occupa dell’intera struttura principale già esistente, della nuova costruzione della dependance e di ciò – giardino e piscina – che circonda le mura tufacee della villa. Quest’ultima è stata rimodernata e accordata alle architetture locali: uno spazio porticato genera un nartece che accoglie gli ospiti, come da tradizione pugliese. La costruzione prevede due unità autonome, messe in relazione da una porta tra i due living. La dependance presenta una grande sala, con annessi servizi per la ristorazione, che può ospitare eventi.
I materiali sono quelli del luogo, restituiti in modo contemporaneo: si tratta di intonaci e resine sulle tinte dell’argilla, e pietra e legno per le finiture.

All’interno del giardino dove le stagioni si susseguono attraverso l’espressione delle tipiche specie arboree locali, si trova la piscina intorno alla quale è stato costruito un sistema di terrazzamenti a scalinata che fungono da spazio per la conviviali durante le ore notturne e per relax sotto il caldo sole diurno.


900+100, Milano, 2021

900+100, OPUS Atelier (con FèRiMa e IOSA), Milano, 2021
900+100, OPUS Atelier (con FèRiMa e IOSA), Milano, 2021

Realizzata in collaborazione con lo studio FèRiMa e IOSA, “900+100” è la proposta per il concorso internazionale dell’ampliamento del Museo del Novecento milanese. L’intento è quello di collegare i due arengari, badando alla riqualificazione dello spazio urbano di via Marconi. L’accoglienza al piano terra viene ampliata anche alla base del secondo volume, che crea una piazza coperta. Una passerella di collegamento in quota, in aggiunta al passaggio al piano interrato, permette l’andirivieni tra un blocco e l’altro. Questa soluzione aerea si raccorda con le geometrie della preesistenza.

900+100 (cilindro al pianterreno), OPUS Atelier (con FèRiMa e IOSA), Milano, 2021
900+100 (cilindro al pianterreno), OPUS Atelier (con FèRiMa e IOSA), Milano, 2021

Un cilindro, che percorra in altezza l’intero edificio, è proposto come soluzione allestitiva molto flessibile. Al piano terra, il nuovo volume è rialzato dal piano di calpestio e lascia intravedere l’auditorium del piano sottostante.


Piscina Mirabilis, Bacoli (NA), 2020

Piscina Mirabilis, OPUS Atelier, Bacoli (NA), 2020
Piscina Mirabilis, OPUS Atelier, Bacoli (NA), 2020

Arrivata terza al concorso internazionale indetto per rifunzionalizzarla, la “Piscina Mirabilis” di OPUS Atelier si predispone come un monumento romano vero e proprio. Si tratta della conservazione del modello a basilica laica che non ha bisogno di alcuna aggiunta. Ciò che interessa agli architetti è il recupero totale dell’elemento centrale: l’acqua. Il progetto si incentra sulla ricerca sensoriale più che formale. Per rendere i fruitori coscienti dell’importanza storica dello spazio che li circonda, alcuni specchi a tutta altezza sono posti tra la decima fila di archi dall’ingresso principale. Alcuni percorsi ritagliati nell’acqua conducono verso la mostra d’arte contemporanea.


Fonti:
OPUS Atelier
Le Vespe
Ceramiche Marca Corona

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