Peter Pichler Architecture è uno studio di architettura con sede a Milano nato nel 2015 da un’idea di Peter Pichler e sua moglie Silvana Ordinas. Lo studio fonda la sua filosofia su una continua evoluzione architettonica, mantenendo intatta la tradizione locale. Inoltre incorpora un’attenta sostenibilità nell’uso dei materiali e una ricercata familiarità con la committenza. È formato da un team di collaboratori giovane e dinamico che costruisce ogni progetto su una base innovativa e contemporanea.
Hotel Milla Montis, Maranza, 2020, 1° classificato
Il progetto nasce dalla richiesta della committenza di creare una reinterpretazione di un tipica casa alpina, che fosse un luogo distinto dalle altre architetture e che rispettasse la finalità di una meta per gli amanti dell’escursionismo o del relax. Situato a Maranza, un piccolo villaggio dell’Alto Adige offre un soggiorno all’interno di un antico mulino recuperato, mantenendo i requisiti di sostenibilità e contemporaneità.
La composizione si ispira all’architettura vernacolare del luogo, si nota soprattutto dalla struttura esterna completamente vetrata che ricorda il forcone utilizzato dai contadini locali, un chiaro omaggio alla tradizione alpina. Per quanto riguarda l’interno si compone di uno stile locale in chiave contemporanea. Il legno è il vero protagonista di tutta la struttura, caratterizzato da un colore chiaro all’interno e più scuro all’esterno.
Il risultato finale conferma l’attenzione dello studio al sito geografico in cui si inserisce l’architettura, mantenendo sempre uno stretto contatto tra le tradizioni locali e un linguaggio evolutivo proprio.
Future Space Pavilion, Salone del Mobile Milano, 2018
Il progetto è stato presentato come installazione temporanea al Salone del Mobile di Milano del 2018. La struttura compositiva prende spunto dal cortile rinascimentale di Ca’ Granda, che presenta un linguaggio strutturale di simmetria, proporzione e geometria e oggi è la sede principale dell’Università Statale di Milano.
La composizione mira a creare un ambiente completamente in legno in cui gli spettatori possono entrare e vivere un’esperienza spaziale ed emozionale. Formata da tre grandi volumi composti dalla sovrapposizione di bastoncini di legno, ha tre aperture: una funge da ingresso, mentre le altre due permettono un dialogo aperto con il cortile dell’Università.
L’installazione esplora il potenziale di un materiale come il legno in contatto con la città di Milano, dando vita a una grotta lignea in cui lo spettatore può perdersi tra il suo profumo e la sua forma.
Mirror Houses, Bolzano, 2015
Il sito dove è inserito il progetto si trova vicino a Bolzano, caratterizzato da frutteti di mele e dalle Dolomiti che compongono la visuale esterna. L’intento è quello di progettare delle unità abitative che, come richiesto dal cliente, offrano un soggiorno appartato per gli ospiti che vogliono godere dei propri spazi immersi completamente nella natura.
La nuova abitazione offre un giardino privato, un accesso autonomo e un parcheggio per gli ospiti. All’interno contiene: una cucina, un soggiorno, un bagno e una camera da letto dotati di lucernari apribili che consentono non solo l’entrata della luce, ma anche la vista sul panorama montuoso e una ventilazione per le giornate più calde.
Il volume si apre da un lato con un’immensa vetrata che crea un dialogo con le Dolomiti, dall’altro è completamente rivestito di specchi che riflettono il giardino e il paesaggio circostante. Questa soluzione offre una privacy maggiore e anche uno spettacolare gioco di luci, soprattutto di sera.