GNOMONE architettura come accordo

Terre in Movimento, GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin

GNOMONE nasce a Roma nel 2013, dalle menti di Federica Andreoni (Jesi, 1987), Mattia Biagi (Roma, 1987), Annachiara Bonora (Civitavecchia, 1987) e Valerio Socciarelli (Roma, 1986). I giovani architetti si occupano di progettazione in modo onnicomprensivo, a partire dall’allestimento fino ad arrivare alla scala urbanistica. Hanno partecipato ad importanti eventi, come” Europan 13″ ed “Europan 14” e, nel 2019, sono stati insigniti della menzione d’onore in occasione del premio nazionale del CNAPPC.

Gnomone adotta una visione sistematica di progetto in cui tutti gli elementi – originali e introdotti, materiali e immateriali – sono reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente circostante; grazie a queste relazioni i loro progetti reagiscono e si definiscono come un tutto sintetico.

Da Platform. architecture and design. Italy 2020. Best Italian architects and designers under 40, Milano, Publicomm Srl, 2020, pp. 70-71

Terre in Movimento, Ancona, 2019

Terre in Movimento (interno), GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin
Terre in Movimento (interno), GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin

L’obiettivo della mostra, il cui allestimento è stato curato dai giovani di GNOMONE, era quello di documentare, con foto a carattere autoriale più che descrittivo, la situazione delle Marche dopo il terremoto del 2016. Il contenitore della mostra, la chiesa di San Gregorio ad Ancona, è esso stesso bene culturale, rimasto chiuso per quarantasei anni – a causa del sisma del 1972 – e riaperto proprio in questa occasione. La proposta di GNOMONE emerge nell’ambiente sacro, discostandosi da questo – per materiali e geometrie – pur evidenziandone le peculiarità.

Terre in Movimento (esterno), GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin
Terre in Movimento (esterno), GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin

Gli architetti intendono offrire allo spettatore due modi complementari di vivere lo spazio: una parete continua, infatti, genera una zona interna ed una esterna. Nella prima si vuole mettere in evidenza la chiesa. Per farlo sono stati adibiti dei pannelli in pvc specchianti che riflettono e distorcono l’architettura originale. Il guscio esterno, invece, si occupa di esporre le opere; il gesto di GNOMONE si fa qui più sottile, dando risalto ai contenuti della mostra.
Un pavimento in moquette nera, altro materiale estraneo alla chiesa, accompagna il visitatore nell’esperienza.

Terre in Movimento, GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin
Terre in Movimento, GNOMONE, Ancona, 2019; fotografia di Marco Maria Zanin

Il percorso espositivo offre un margine di libertà nella scelta della fruizione della mostra, purtuttavia induce inevitabilmente alla successione alternata tra lo spazio interno e quello esterno, configurando la visita come un’esperienza in continuo mutamento e dal carattere duale.


UNDERGROWTH, Europan 14, Amsterdam, Paesi Bassi, 2017

UNDERGROWTH, Europan 14, GNOMONE, Amsterdam, Paesi Bassi, 2017
UNDERGROWTH, Europan 14, GNOMONE, Amsterdam, Paesi Bassi, 2017

Si tratta della riqualificazione della zona di Sloterdijk, ad Amsterdam, prevista per il concorso “Europan 14”. L’area è interessata dalla presenza di alti edifici isolati, attorno a cui si dispone il vuoto. Proprio dare nuova funzione a questi spazi è l’intento del progetto, pensando a Piarcoplein come ad una piazza, dispositivo urbano in grado di fornire integrazione e socialità.

UNDERGROWTH, Europan 14, GNOMONE, Amsterdam, Paesi Bassi, 2017
UNDERGROWTH, Europan 14, GNOMONE, Amsterdam, Paesi Bassi, 2017

La piazza è ciò che serve per risanare l’unità del luogo e dei suoi abitanti, raccordando la città orizzontale (le strade, il suolo e le aree verdi) a quella verticale (le strutture alte).

Naturally characterized by co-presence of activities, a square can spatially interpret a circular and diffused production. Lively squares need to be mainly mineral, enclosed and defined by continuous and active borders; so erecting new volumes with certain proportions is necessary in order to dialogue with the groundscape.


Nuova Scuola dell’Infanzia Albino, Albino (BG), 2017

Nuova Scuola dell'Infanzia Albino, GNOMONE, Albino (BG), 2017
Nuova Scuola dell’Infanzia Albino, GNOMONE, Albino (BG), 2017

Per il progetto della nuova scuola dell’infanzia in provincia di Bergamo il lotto previsto era di millecento metri quadrati. Qui gli architetti di GNOMONE propongono due volumi trasversali, piegati e sovrapposti in modo da generare un ampio spazio centrale. Con questa modalità si riesce a garantire la continuità necessaria a mantenere vive le qualità degli ambienti.


Fonti:
GNOMONE
Platform. architecture and design. Italy 2020. Best Italian architects and designers under 40, Milano, Publicomm Srl, 2020, pp. 70-71
Professione Architetto
Divisare
l’architetto

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