Atelier Quagliotto nasce da Samuel Quagliotto nel 2014, successivamente alla sua laurea magistrale all’università La Sapienza di Roma. Lo studio oggi ha sede a Latina e collabora con numerosi architetti. Si occupa di architettura su diverse scale, focalizzandosi su vari aspetti, dalla scelta dei materiali migliori, allo studio della storia e del contesto.
Atelier Quagliotto partecipa attivamente a concorsi. Nel 2018 vince il premio New Italian Blood come uno dei dieci migliori architetti under 36.
Nell’atelier, quando progettiamo, immaginiamo il modo migliore di viver un determinato ambiente, qui risiede la qualità architettonica.
Istituto di Agraria ITIS Montani di Fermo, Montegiorgio (FM), 2023

Il progetto realizzato da Atelier Quagliotto per l’Istituto Montani di Fermo è uno dei più recenti esempi di contestualizzazione da parte dell’Atelier. Quagliotto mira ad inserire l’edificio all’interno del contesto naturale in cui è collocato. La struttura è prevalentemente orizzontale per adattarsi alla morfologia del paesaggio. All’interno del complesso scolastico sono stati inseriti dei viali di collegamento alle varie strutture. Sono presenti anche dei parcheggi per il personale scolastico.

Sin dall’esterno sono ben riconoscibili i vari edifici ed è facile comprendere la loro funzione. Al centro troviamo l’ingresso e il portico, sulla destra la palestra che presenta il volume più alto, mentre sulla sinistra troviamo il vero e proprio corpo scolastico.
Sono presenti anche una piazzetta e vari giardini che permettono il contatto diretto con il contesto naturale.
Scuola innovativa Sora, Sora (FR), 2016-2018, primo premio

La scuola di Quagliotto è uno dei cinquantuno progetti vincitori del concorso lanciato dal MIUR nel 2016. Il bando richiedeva un complesso scolastico che potesse ospitare ottocento alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado, che presentasse diversi servizi fra cui: laboratori, biblioteche, palestra e aula magna. L’articolazione esterna della facciata è caratterizzata da aperture e dalla presenza degli alberi che frammentano il prospetto, ma allo stesso tempo sono utilizzati come schermatura naturale.

L’edificio compatto viene articolato secondo le diverse funzioni. Anche in questo caso troviamo una relazione con il contesto esterno grazie alla presenza delle ampie finestre vetrate. L’accesso per la scuola dell’infanzia è differenziato rispetto agli altri, per mantenere un distacco dei più piccoli dai più grandi.

Notiamo dalla strutturazione in pianta la volontà di Samuel Quagliotto di apertura verso la comunità e il territorio. Il luogo è infatti utilizzabile anche nelle ore extrascolastiche come luogo di aggregazione. Internamente gli spazi vengono alleggeriti da delle corti che offrono spazi di collettività all’interno del complesso.
Sara Hildèn Art Museum, Tampere Finland, 2020

Il nuovo museo si inserisce nel contesto urbano con l’obbiettivo di diventare luogo attivo di convivialità per i cittadini. La struttura è formata da masse murarie caratterizzate da rapporti armonici. Attraverso l’uso dei materiali e l’uso del ritmo vengono scanditi gli spazi.

Qualsiasi sia il lato di visione del museo conferisce alla città uno sfondo vibrante. Il luogo diviene un vero e proprio faro per i cittadini, che riconoscono il quartiere grazie all’articolazione del museo. Il progetto conferisce al museo un ruolo importante per la comunità e per il territorio.
Fonti:
Atelier Quagliotto
professionearchitetto
Sara Hilden Art Museum
goldtrezzini