DEFERRARI+MODESTI architettura come spazio da vivere

DEFERRARI+MODESTI

Testo tratto dall’intervista del 12/04/2024 con Lavinia Modesti, dello studio DEFERRARI+MODESTI

Ci occupiamo di progettazione di spazi: allestimenti museali, spazi destinati all’ospitalità, spazi residenziali, aziendali, commerciali.


Come nasce DEFERRARI+MODESTI? Quando? Dove?

L’idea nasce a Milano, quando Javier ed io collaboravamo con lo studio di Stefano Boeri. A seguito di alcune esperienze lavorative significative è nata la volontà di iniziare un percorso autonomo. Alla fine del 2009 ci siamo trasferiti a Firenze, dove abbiamo deciso di aprire lo studio.

casa LG, DEFERRARI+MODESTI, Prato, 2020
casa LG, DEFERRARI+MODESTI, Prato, 2020

Da chi e/o da cosa traete ispirazione nel vostro lavoro? Avete un mentore particolare?

Non abbiamo un mentore in particolare ma molte ispirazioni. Siamo persone curiose, i nostri interessi sono molteplici e spaziano in molti ambiti. Non vorrei individuare una sola figura, ma evidenziare il fatto che studiamo continuamente chi ci ha preceduto ed i nostri contemporanei per avere uno sguardo aperto.

casa VB, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2022/2023
casa VB, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2022/2023

Qual è stato il vostro primo incarico come DEFERRARI+MODESTI?

I primi progetti ai quali abbiamo lavorato sono due: la Libreria caffè Brac a Firenze e l’allestimento museale per una retrospettiva su mio nonno, che era uno scultore ceramista, negli spazi museali del Museo Piaggio a Pontedera. Sono state queste due prime esperienze, in ambiti di progettazione che prima di allora non avevamo sviluppato, che hanno indirizzato i lavori successivi dello studio.

Libreria Brac, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2015
Libreria Brac, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2015

Abbiamo visto che vi occupate di diversi ambiti dagli allestimenti al residenziale, avete un campo che vi interessa maggiormente?

Non c’è un ambito che preferiamo perché quello che amiamo del nostro lavoro è proprio il fatto che sia così articolato. Cambiare la tipologia di interlocutore e tipologia di intervento ci costringe ogni volta in qualche modo a ripartire da zero, costruire un nuovo processo di analisi, di valutazioni, di riflessioni progettuali che per noi è stimolante.

Orizzonti d'acqua, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2018
Orizzonti d’acqua, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2018

Puoi raccontarci della vostra partecipazione alla Biennale di Architettura 2021 con “Detoxing architecture from inequalities: a plural act”?

Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia, ha invitato il collettivo RebelArchitette per mettere in rilievo la presenza delle architette nella professione. Presenza spesso trascurata nei convegni, nelle pubblicazioni, nei testi di storia dell’architettura. Ecco allora che sono stata selezionata insieme a tante altre colleghe, in un allestimento che ha descritto modelli di ruolo italiani da scoprire, che non ha proposto formule esclusive di selezione, ma che, al contrario, ha privilegiato nuove letture della professione ancora invisibili al grande pubblico. E’ stata l’ occasione per confrontarmi con altre colleghe, conoscere nuove realtà e creare nuove relazioni professionali e di amicizia.

CRUNA Flagship Store, DEFERRARI+MODESTI, Como, 2023
CRUNA Flagship Store, DEFERRARI+MODESTI, Como, 2023

Di cosa tratta il progetto “TH01 Targetti Hub” e i successivi spazi inaugurati in collaborazione con Targetti?

Targetti, un’azienda storica italiana, ci ha contattati per la creazione del loro hub a Firenze, città dalla quale sono partiti, nell’anno in cui correva il loro novantesimo anniversario. Il nome di questo hub, TH01, ha un significato specifico: T sta per Targetti, H per house happening e 01 perché voleva essere il primo di una serie. Doveva infatti essere un luogo di incontro, di ricerca, di sperimentazione, di formazione, destinato ai loro clienti, ma anche e soprattutto per i loro dipendenti. La prima realizzazione era appunto quella fiorentina, ma ne sarebbero seguite altre all’estero, a Shangai e Changzhou.
Il concept sviluppato è stato quindi declinato in modo diverso a seconda del contenitore e del contesto in cui questi spazi sono stati realizzati.

TH01 Targetti Hub, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2019
TH01 Targetti Hub, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2019

Quale progetto vi ha dato più soddisfazione?

Tra gli ultimi lavori realizzati c’è l’allestimento che abbiamo sviluppato per la Galleria degli Uffizi. Si tratta dell’allestimento della mostra “Divina Simulacra, capolavori di scultura classica della galleria degli Uffizi”, a cura del dott. Fabrizio Paolucci.
Credo che questo allestimento rappresenti bene il nostro processo progettuale. E’ stato un lungo lavoro, che è partito dal rilievo spaziale e cromatico delle sale vasariane recentemente restaurate, fino allo sviluppo dell’impianto distributivo, che doveva rispondere ad una serie di vincoli, allo sviluppo compositivo che mettesse in dialogo le opere tra loro e in relazione allo spazio, tenendo in considerazione il grande flusso di visitatori, i percorsi, i coni di vista, i criteri di sicurezza, creando un sistema spaziale di volta in volta unico. E’ stato quindi sviluppato un sistema articolato tra basamenti a terra, basamenti su pedane di forma rettangolare o circolari, quinte scenografiche, studiato in base ai criteri condivisi, alle caratteristiche spaziali delle sale e alle caratteristiche dimensionali delle opere, con un’articolazione di materiali e cromie studiate in relazione alle sale, che sono tutte diverse tra loro. L’intento è stato quello di creare un alfabeto costituito da elementi compositivi e materici che si inseriscono nel contesto storico, variamente combinati a seconda delle esigenze di ogni sala, ma con un linguaggio comune. Non solo quindi elementi espositivi con differenti geometrie ma anche utilizzo articolato di materiali, porosi e lisci, della tradizione o innovativi, con una paletta di colori variabile nelle varie sale per garantire un corretto inserimento negli ambienti e la valorizzazione delle opere stesse nel dialogo con le quinte e i basamenti. E’ un progetto di allestimento che non vuole sovrapporsi alle opere che deve mettere in mostra ma che vuole inserirsi con coerenza nelle sale con un linguaggio contemporaneo.

DIVINA SIMULACRA, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2022/2023
DIVINA SIMULACRA, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2022/2023

A cosa state lavorando ora? Cosa vi augurate per il futuro?

Al momento stiamo lavorando a progetti residenziali, progetti per uffici, allestimenti per aziende. Il nostro lavoro è molto articolato nella tipologia di incarichi e anche nella scala di intervento. In parallelo all’attività professionale, da ormai sette anni collaboriamo con IED Firenze, siamo infatti i coordinatori del Corso di Laurea Triennale in Interior design. Per il futuro ci auguriamo di poter continuare a lavorare su progetti interessanti e continuare ad imparare.

LE PETITE, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2013
LE PETITE, DEFERRARI+MODESTI, Firenze, 2013

Fonti:

DEFERRARI+MODESTI

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